Venerdì, 4 Ottobre 2024

Il digitale rappresenta una forza trainante della crescita globale, innovativa, inclusiva e sostenibile e può contribuire a ridurre la disuguaglianza e a raggiungere gli obiettivi dell‘Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È questo il giudizio dei Paesi del G20, contenuto nel documento "Shaping an interconnected world”, dichiarazione conclusiva del vertice che si è svolto ad Amburgo il 7 e 8 luglio.

Il testo sottolinea la necessità di superare il gap digitale derivanti da fattori quali reddito, età, geografia e sesso. L’obiettivo è quello di assicurare che, entro il 2025, tutti i cittadini siano interconnessi e per questo nei prossimi anni si intende favorire lo sviluppo delle infrastrutture telematiche e di rete nei Paesi a basso reddito e la promozione dell’alfabetizzazione digitale, a partire dall’ambito educativo e scolastico.
L’ICT, secondo i Paesi partecipanti al summit, svolge una funzione fondamentale nella modernizzazione e nell’incremento dell’efficienza della Pubblica amministrazione.

“Continueremo a promuovere un’efficace collaborazione tra tutti gli stakeholder – si legge nel documento – e a incoraggiare lo sviluppo e l’utilizzo di standard internazionali per la produzione digitalizzata e per quei prodotti e servizi che si basano su principi di apertura, trasparenza, consenso; tali norme non rappresenteranno un ostacolo per il commercio, la concorrenza o l’innovazione, ma favoriranno interoperabilità e sicurezza nell’uso dell’ICT”.

La fiducia nelle tecnologie digitali richiede, infatti, una protezione efficace dei consumatori, diritti di proprietà intellettuale, trasparenza e sicurezza nell’uso dell’ICT. Per tale motivo occorre sostenere il flusso libero delle informazioni, nel rispetto dei quadri giuridici applicabili per la privacy, la protezione dei dati e diritti di proprietà intellettuale. La roadmap del G20 per la digitalizzazione rappresenterà in tal senso la guida per il lavoro da svolgere.
La dichiarazione del G20, per quanto riguarda gli aspetti più strettamente occupazionali, evidenzia come la digitalizzazione rappresenti un’opportunità per la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro ma come faccia sorgere, allo stesso tempo, nuove sfide in ordine a competenze, protezione sociale e qualità del lavoro. La necessità è quindi di educare e formare gli utenti, fornendo le necessarie competenze, insistendo sull’importanza di un costante aggiornamento professionale e aiutando i cittadini ad adattarsi con successo ai cambiamenti.