Sicurezza dei dati personali e protezione dell’ambiente digitale: temi sui quali il Notariato e Notartel sono da sempre in prima linea e che sono stati argomenti del recente convegno “Cyber Security 360 Summit” che si è tenuto a Roma lo scorso 14 novembre.
Gabriele Faggioli, presidente del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, ha introdotto il convegno spiegando come ci troviamo in questo momento al centro di una ‘tempesta perfetta’ per la promozione della cybersecurity: da un lato le scadenze normative, dall’altra l’attenzione mediatica premono affinché imprese e PA investano in protezione dei dati e sicurezza informatica.
Il convegno è poi proseguito con tre tavole rotonde che hanno messo a confronto rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e dell’università sulla situazione della cyber sicurezza in Italia alla luce delle modifiche introdotte dal recente Dpcm Gentiloni del 17/02/2017. Il decreto prevede, tra le altre cose, una certificazione nazionale di software e hardware e l’istituzione di una blockchain nazionale.
Tra gli interventi quello di Alberto Tripi, delegato per la cybersecurity di Confindustria, che ha creato un gruppo di lavoro per sensibilizzare le imprese sul tema della sicurezza informatica e sta lavorando a una Fondazione di diritto misto pubblico e privato per favorire gli investimenti nel settore.
Il potenziamento degli strumenti di vigilanza è stato anche al centro dell’intervento di Francesco Tortorelli dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che metterà presto a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni un tool di security assessment.
Ha concluso i lavori Roberto Baldoni della Sapienza di Roma che ha sottolineato come l’internet of things renda tutto interconnesso e pertanto vulnerabile: è quindi fondamentale da un lato che il legislatore sappia regolamentare la trasformazione digitale, dall’altro che i soggetti privati imparino a condividere il know how.