L’ evoluzione della tecnologia ha profondamente modificato e influenzato l’ambiente nel quale svolgiamo la nostra professione. Lo studio notarile che un tempo si approvvigionava di carta, penne, macchine da scrivere ora è un’organizzazione complessa dove i computer e la telematica richiedono ogni giorno l’adeguamento delle nostre prassi operative. Con tutto ciò l’aggiornamento della nostra professione alla evoluzione della tecnologia non è una scelta opzionale. Nella prima rivoluzione industriale i telai hanno sostituito gli operai tessili. Oggi i computer potrebbero, nelle intenzioni di alcuni, rimpiazzare i professionisti di ogni ordine e grado. Starà a noi dimostrare che con l’invasione dei computer e di Internet siamo ben lontani dalla “fine del notariato” e che la cosiddetta “dematerializzazione” dei documenti non coincide con la nostra scomparsa, ma con l’amplificazione del primato del nostro ruolo, e soprattutto del nostro apporto intellettuale, in un nuovo campo…quello “virtuale”. E qui mi aggancio a ciò che Jaron Lanier ha recentemente scritto sulla deriva del web 2.0 dove blog anonimi rischiano di avere lo stesso peso del pensiero di un Nobel; “oggi può non essere difficile distinguere la verità dalle frottole, ma domani, quando tutto sarà on line, chi garantirà?”. Questo credo dovrà essere il nostro stimolo, e quindi anche la nostra opportunità, nei prossimi anni. Perciò stiamo adeguando strumenti e tecniche di lavoro della nostra attività, sempre più basati sui servizi informatici, con risparmi in altri settori, e con grandi sforzi economici, strutturali e anche culturali.
In questo contesto i servizi resi dalla Notartel s.p.a., società di informatica del notariato, si arricchiscono, ora, di nuove soluzioni, studiate con il contributo e la supervisione dei colleghi della Commissione informatica, e che renderanno sempre più al passo con i tempi la gestione delle nostre attività. Per sviluppare queste nuove realizzazioni sono stati necessari notevoli investimenti, e altri ne comporteranno la gestione e manutenzione evolutiva per rispondere alle esigenze e alle caratteristiche di qualità, di efficienza e di sicurezza che intendiamo offrire alla categoria. Ha spiegato molto bene Roberto Braccio nel precedente Editoriale come oggi i servizi digitali non possano svolgersi con queste caratteristiche se non in un’ottica di condivisione di risorse a livello accentrato difficilmente realizzabili autonomamente nei singoli studi. In assenza di formule di finanziamento alternative e aggiuntive rispetto a quelle già in uso, il Consiglio Nazionale e Notartel si sono posti nella prospettiva di far rientrare questi investimenti in una strategia di gestione orientata a specifici modelli economici di prezzo. Dobbiamo spiegare che questi investimenti hanno coinvolto due differenti tipologie di servizi informatici: quelli istituzionali, cioè disciplinati da norme di legge, e quelli non istituzionali, cioè pensati per agevolare il lavoro degli studi.